Segreti di Caffè

Sempre più italiani scelgono il monoporzionato

monoporzionato

Agli italiani, togliete tutto, ma non il caffè... È quello che emerge dall'analisi condotta ad agosto da AstraRicerche per il Consorzio Promozione Caffè. Lo studio conferma il profondo "feeling", che lega gli italiani a questa bevanda, vista dai più come un piacere irrinunciabile della vita, protagonista insostituibile di pause relax, alleato della concentrazione e del risveglio. Indispensabile per ritrovare energia, carica, voglia di fare, nonché assoluto punto di forza del made in Italy.

Quasi la totalità degli intervistati, il 97%, ha dichiarato di bere, tutti i giorni, caffè o bevande che lo contengono, mentre il luogo del cuore resta la casa per il 48.5. Ma c'è di più. La ricerca dimostra, che sempre più italiani scelgono il monoporzionato, che si conferma, anche quest'anno, la modalità privilegiata per preparare un buon caffè.

In che modo bevono il caffè? La rivincita del monoporzionato


Il caffè monoporzionato svetta come modalità di utilizzo e conferma il sorpasso della moka, già avvenuto nel 2020. Infatti, il 65.1% degli intervistati, quasi due italiani su tre, preferisce preparare il caffè con la macchina a cialde e capsule. Il 58.3% utilizza la moka, modalità che avvalora il trend in calo con meno 0.9 %. In aumento, le modalità alternative, segno tangibile della voglia di sperimentare, scoprire o riscoprire idee diverse per preparare il caffè, con dati positivi per il solubile e la caffettiera napoletana. Gli italiani non hanno dubbi: la modalità preferita è la macchina a cialde/capsule (43.1%, +3.6% rispetto al 2020) con favore ancora superiore tra i 45 e 54enni; predilige la moka il 31.5% degli intervistati e quest'ultima è particolarmente amata dai 55-65enni e dalle donne.

Il successo del monoporzionato


Gusto, comodità, ecocompatibilità e prezzi corretti rispetto agli innumerevoli vantaggi. Queste le motivazioni, che animano il "sentiment" degli italiani verso il monoporzionato. Per il 77.6% è la modalità di preparazione più comoda, con un gradimento per il gusto che, per il 62.0%, è pari a quello del caffè ottenuto con la moka. Inoltre, per due consumatori su tre (66.5%) è ecocompatibile e il suo prezzo è giusto rispetto alla comodità e alla qualità per più di un intervistato su due (52.2%). Questi i dati, che spiegano il "sorpasso" del 2020 del monoporzionato nei confronti della moka e la prospettiva di un ulteriore allargamento della distanza tra le due modalità.

Cosa rappresenta il bar per gli italiani?


l caffè è da sempre una bevanda sociale ed uno dei motivi principali per cui gli italiani frequentano i bar. Per il 26.1%, rappresenta un luogo in cui fare due chiacchiere davanti a una tazzina; per 31.5% un rito personale e per il 31.6% è legato alla ripartenza mattutina. Interessante scoprire che il caffè al bar assume anche un valore ulteriore. Per ben il 41.5% degli intervistati, infatti, è un modo per sostenere l'economia e i piccoli esercenti: pensiero condiviso soprattutto dai giovani tra i 18 e i 24 anni. Purtroppo, i bar soffrono ancora dell'effetto Covid, ma se da un lato "il consumo fuori casa" soffre i postumi della pandemia, tra i canali di acquisto/consumo, si nota una crescita nell'utilizzo dell'e-commerce anche per questa categoria: più di due consumatori su tre (69.6%) hanno acquistato caffè on line, soprattutto, sui principali marketplace. E non vanno dimenticati gli store specializzati, quelli monomarca e il delivery della Grande Distribuzione, con valori rilevanti nella fascia che va dai 18 ai 44 anni. E il trend è destinato a continuare con acquirenti che comprano caffè on-line per motivi di convenienza (32.7%), varietà di offerta (31.2%), comodità (27.9%).

Da sempre, la tazzina di caffè fumante viene associata alla convivialità, ma in un periodo particolare come quello che stiamo attraversando, molti italiani la "collegano" anche alla "ripartenza". E, in effetti, le proiezioni per il futuro sembrano piuttosto positive, con il caffè che si prevede possa acquisire sempre più rilevanza a fronte di consumatori ancora più attenti alla sostenibilità (ambientale e sociale) e alla scelta della marca: si tenderà a premiare brand che prestano più attenzione all'ecologia, ai diritti dei lavoratori e a una giusta retribuzione.