Segreti di Caffè

L'acidità del caffè

acidità del caffè

Il caffè è un'esperienza di gusto straordinaria, ricca di sfumature di sensoriali perché coinvolge il gusto, ma anche l'olfatto e la vista.
Oggi parliamo del gusto del caffè e nello specifico dell'acidità del caffè e di quali sono le sue principali caratteristiche.


Partiamo dall'inizio: dolce, salato, acido, amaro e umami sono le caratteristiche che appartengono alla sfera del gusto. Gli alimenti, generalmente, non presentano in maniera marcata tutti i fattori elencati. Nel caso specifico del caffè, solitamente, individuiamo tre caratteristiche: dolce, amaro e acido. Nessuno ha problemi a riconoscere il sapore amaro di un buon caffè, ma risulta complicato percepire l'acidità. Eppure c'è...Ed è anche nolo importante!

L'acidità del caffè. Sai riconoscerla?


Il caffè è acido? La risposta è assolutamente affermativa. Basta conoscere il suo pH (il pH è, appunto, un indicatore di acidità): 5. Dunque, il caffè è una bevanda acida (più del latte e meno del limone o dell'aceto), e l'acidità si manifesta nella percezione della freschezza. Un caffè che presenta note acide è un caffè buono? La risposta è in tutto e per tutto affermativa. l'acidità è una risorsa a livello sensoriale, perché "apre" tutte le papille gustative e rende possibile la ricezione di tutte le altre sfumature di gusto del caffè. Senza il sapore acido l'esperienza di gusto apparirebbe piatta e monotona. Invece, bilanciando correttamente l'acidità (così come l'amarezza), questa caratteristica può risultare il valore aggiunto di un ottimo caffè.

l'acidità del caffè da cosa dipende?


Innanzitutto, vanno considerati i fattori che rendono la bevanda acida. Il primo elemento è da attribuire alla coltivazione del chicco: altitudini elevate corrispondono a caffè particolarmente acidi. Considerando, poi, che l'altitudine è elemento caratteristico delle coltivazioni di arabica, si può anche affermare che la qualità arabica sia più "acida". La qualità della pianta non è però l'unico motivo. L'acidità di un caffè dipende anche (e soprattutto) dalla tostatura del chicco. Una tostatura insufficiente incrementa eccessivamente il sapore acido, una eccessiva, invece, la annullerà completamente, rendendo l'acidità della bevanda un fattore negativo e non positivo. La tostatura ideale è quindi quella moderata, in grado di esaltare le caratteristiche del chicco cresciuto ad altitudini elevate.

Assaporare un caffè dal profilo aromatico eccelso, quindi, significa sorseggiare un caffè che sia morbido, amaro e anche acido. Ancora una volta l'importanza delle miscele risulta essenziale: attraverso le miscele è possibile bilanciare diversi tipi di chicchi e di tostature, producendo un caffè in grado di far gioire il nostro palato. Quindi, per ottenere un'esperienza di gusto senza eguali, è necessaria un'attenta organizzazione di tutta la filiera: dalla scelta del chicco alla tostatura, passando per l'organizzazione della miscela. Questa è l'unica soluzione possibile per rendere l'acidità della bevanda un pregio, e non un difetto.