"I sorsi di caffè napoletano: brevi, gustosi, ma capaci di salire nelle vicinanze del cervello e fargli un po' di sano solletico". Così parlò... Luciano De Crescenzo, indimenticabile filosofo, scrittore, regista ed attore partenopeo, che ci ha lasciati esattamente il 18 luglio di due anni fa. Un grande appassionato del caffè napoletano, bevanda che ha elogiato nei suoi best seller e nei film, in cui, alla tazzina fumante, ha sempre riservato uno spazio pari a quello degli altri protagonisti delle storie.
Quale occasione migliore, dunque, se non l'anniversario della sua scomparsa, per ricordare l'ironia, l'intelligenza e il rapporto quasi viscerale di questo incredibile uomo d'Amore con l'espresso napoletano? Colui che, ha addirittura intitolato un libro, "Il caffè sospeso: saggezza quotidiana a piccoli sorsi" (Oscar Mondadori), all'omonima, antica, usanza partenopea.
Luciano, infatti, amava raccontare: "A Napoli, quando una persona è felice, invece di pagare un caffè, ne paga due, uno per sé e uno per il cliente che viene dopo. Per cui, di tanto in tanto, qualcuno si affaccia al bar e chiede: c'è un sospeso? È come offrire un caffè all'umanità..." Cos'è il caffè sospeso per i napoletani?
Un filosofo sopraffino, De Crescenzo, in grado di disquisire semplicemente con l'amico Riccardo Pazzaglia sulla bellezza dell'attesa, a suo avviso "sottovalutata dai giovani", utilizzando come pretesto la caffettiera napoletana. Proprio come nel film cult "Il mistero di Bellavista", in cui si elogia la cuccumella, che impiega più tempo per far scorrere il caffè e che quindi consente alle persone di parlare tra loro e conoscersi meglio. La caffettiera napoletana secondo Luciano De Crescenzo!
A questo proposito, ricordiamo, che l'amatissimo Luciano De Crescenzo è il primo protagonista (16 luglio) de "Le Memorie del Mattino", collana di 5 libri, allegata gratuitamente al quotidiano Il Mattino, nata per celebrare e ricordare i volti che hanno raccontato e hanno fatto grande la città di Napoli. Iniziativa, che vede la collaborazione di Caffè Borbone, brand che, come il filosofo, ama alla follia Partenope e l'espresso napoletano. Una bevanda unica... avvolgente come un abbraccio.
Non a caso, Luciano ripeteva spesso: "Vi siete mai chiesti cos'è il caffè? Il caffè è una scusa. Una scusa per dire a un amico che gli vuoi bene".
Quale occasione migliore, dunque, se non l'anniversario della sua scomparsa, per ricordare l'ironia, l'intelligenza e il rapporto quasi viscerale di questo incredibile uomo d'Amore con l'espresso napoletano? Colui che, ha addirittura intitolato un libro, "Il caffè sospeso: saggezza quotidiana a piccoli sorsi" (Oscar Mondadori), all'omonima, antica, usanza partenopea.
Luciano, infatti, amava raccontare: "A Napoli, quando una persona è felice, invece di pagare un caffè, ne paga due, uno per sé e uno per il cliente che viene dopo. Per cui, di tanto in tanto, qualcuno si affaccia al bar e chiede: c'è un sospeso? È come offrire un caffè all'umanità..." Cos'è il caffè sospeso per i napoletani?
Un filosofo sopraffino, De Crescenzo, in grado di disquisire semplicemente con l'amico Riccardo Pazzaglia sulla bellezza dell'attesa, a suo avviso "sottovalutata dai giovani", utilizzando come pretesto la caffettiera napoletana. Proprio come nel film cult "Il mistero di Bellavista", in cui si elogia la cuccumella, che impiega più tempo per far scorrere il caffè e che quindi consente alle persone di parlare tra loro e conoscersi meglio. La caffettiera napoletana secondo Luciano De Crescenzo!
A questo proposito, ricordiamo, che l'amatissimo Luciano De Crescenzo è il primo protagonista (16 luglio) de "Le Memorie del Mattino", collana di 5 libri, allegata gratuitamente al quotidiano Il Mattino, nata per celebrare e ricordare i volti che hanno raccontato e hanno fatto grande la città di Napoli. Iniziativa, che vede la collaborazione di Caffè Borbone, brand che, come il filosofo, ama alla follia Partenope e l'espresso napoletano. Una bevanda unica... avvolgente come un abbraccio.
Non a caso, Luciano ripeteva spesso: "Vi siete mai chiesti cos'è il caffè? Il caffè è una scusa. Una scusa per dire a un amico che gli vuoi bene".