Segreti di Caffè

Come degustare un caffè: una piccola guida

Come degustare un caffè

È innegabile il piacere di bere un "caffè a volo" per poi ripartire con più carica e più energia, magari prima di ritornare al lavoro, oppure prima di dedicarsi alle faccende domestiche con più sprint.
Bere il "caffè a volo" regala molti vantaggi, ma si corre il rischio di non concentrarsi su alcune caratteristiche che lo nobilitano, come il variegato ventaglio di aromi che lo contraddistingue, il retrogusto e la consistenza...Tutte caratteristiche che potrai apprezzare seguendo la nostra piccola guida: Come degustare un caffè?
Il caffè, al pari del vino, può essere degustato in modo da lasciarsi ammaliare dalle caratteristiche olfattive e gustative che sprigiona a ogni sorso. Perché ciò accada, bisogna seguire delle piccole regole di degustazione. Sarebbe impensabile imbastire una seduta di analisi sensoriale ogni volta che ci si ritrova al bancone di un bar a sorseggiare un caffè, ma utilizzando i piccoli suggerimenti che ti proponiamo, potrai acquisire più consapevolezza e avere alcuni vantaggi.

Prima di tutto, assaggiare un caffè in maniera più consapevole ci fa capire a quale tipo di gusto siamo orientati, ci fa riflettere su cosa ci piace e cosa no in relazione al caffè, ci orienta all'acquisto della miscela che più si avvicina al nostro gusto e allena i nostri sensi. Grazie alla nostra piccola guida potrai scoprire i segreti su come degustare un caffè nella maniera più corretta.

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Come degustare un caffè?


I nostri piccoli suggerimenti non hanno l'obiettivo di farti diventare un "sommelier del caffè". L'analisi sensoriale, infatti, è una vera scienza e ci vogliono anni prima di diventare un esperto degustatore. Con questa piccola guida vogliamo avvicinarti al mondo del caffè, aiutandoti considerare alcuni aspetti, che a volte, per la fretta, passano inosservati.

Nella degustazione di un caffè sono coinvolti tutti i sensi, tranne l'udito che è comunque coccolato tutte le volte che il caffè è pronto con il suo caratteristico rumore che annuncia l'esplosione aromatica che invade piacevolmente casa. Come degustare un caffè? Segui i nostri suggerimenti!

Come valutare un caffè alla vista

Non ci crederai, ma anche solo osservando un caffè è possibile carpire alcuni indizi sulla qualità e anche sulla miscela. La prima cosa da osservare è la trama, che deve essere fine e omogenea, poi il colore, la consistenza della crema. Per esempio, le miscele con un buon contenuto di Robusta si presentano più scure, quelle con una percentuale maggiore di Arabica, con sfumature più chiare, che virano alla nocciola.
La crema deve essere morbida, spessa e densa, non deve lasciare intravedere il liquido scuro al di sotto, e soprattutto non deve essere evanescente, non è un buon segno!



Come valutare un caffè al naso

Ora passiamo a uno degli aspetti più affascinanti della degustazione: i profumi e gli aromi del caffè.
Conosci la differenza tra profumo e aroma? Leggi questo articolo.

Per apprezzare meglio i profumi custoditi dal caffè, bisogna smuovere lentamente la crema con un cucchiaino e attendere che siano sprigionati gli aromi, a quel punto bisogna avvicinare il naso e fare ricorso alla propria memoria olfattiva per iniziare il gioco del riconoscimento dei profumi.
Lo spettro aromatico del caffè è davvero variegato passa dal
tostato al caramello, dal tabacco al cioccolatoso, dal legnoso fino all' agrumato e al floreale.

Prima di passare all'aspetto qualitativo si valuta il caffè da un punto di vista quantitativo, ossia si valuta l'intensità, quanto è profumato un caffè. Poi s'indaga sull'aspetto qualitativo, cercando d'individuare quali sono le classi aromatiche più presenti.
Un naso allenato riesce a capire anche qual è la miscela predominante, per esempio le note di caramello, cioccolato e burro sono tipiche dell'Arabica mentre quelle terrose e affumicate sono il biglietto da visita della miscela Robusta. Scopri le differenze tra Arabica e Robusta!



Il gusto: il re dei sensi

Il palato è il vero giudice quando si degusta un buon caffè, anche quando si sorseggia senza soffermarsi troppo sulle caratteristiche sensoriali perché è legato al nostro gusto personale.

Il caffè deve essere aspirato "rumorosamente", in modo da far arrivare sulla lingua liquido e aria, poi deve essere distribuito in bocca in modo omogeneo per fare in modo che raggiunga tutte le zone della lingua, ogni zona è deputata a percepire una sensazione: dolce sulla punta, acido sui lati, salato sui lati verso il centro e amaro nella parte finale.

Dopo aver deglutito il caffè si passa alla valutazione del retrogusto, un parametro importantissimo per il caffè, non bisogna essere esperti per riscontrarne la sua infinita persistenza! In questa fase si possono percepire aromi molto diversi da quelli percepiti al gusto. Un buon caffè deve lasciare una bocca rotonda con dei sentori di tostatura con note di acidità e freschezza.

E infine il tatto...
Eh sì, anche nella bocca, proprio come sulle mani, ci sono recettori in grado di percepire il tatto. La caratteristica più importante pertinente al tatto è la corposità, che è data dall'equilibrio tra gli zuccheri e gli olii essenziali. Quando 'è un buon bilanciamento tra queste due sensazioni si dice che il caffè è rotondo.

Altro attributo fondamentale del tatto è l'
astringenza, in altre parole, la sensazione di rugosità e allappanza data dai tannini del caffè. Una caratteristica che deve essere presente ma non in maniera eccessiva.

Allenati e impara come degustare un caffè provando ad individuare le caratteristiche organolettiche di Arabica e Robusta. Un consiglio: prova la Miscela Decisa la Miscela Nobile.
Sapresti dirci qual è la differenza?